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sabato 21 luglio 2018

# 3 Recensioni libresche: Caffè amaro, Simonetta Agnello Hornby

In una Sicilia ancora ancorata alla tradizione, Pietro, ricco uomo amante del bel mondo, si innamora perdutamente di Maria, figlia di un  avvocato socialista.
La famiglia di Maria é in ristrettezze economiche e Maria, che pure ha il desiderio di lavorare, sposa Pietro.
La sposa é mal vista dalle cognate, il suocero invece si fida molti di lei, tanto da lasciarle l’amministrazione dei beni di famiglia. Maria poi é molto legata a Giosué, figlio di amici di famiglia è cresciuto con lei dopo la morte del padre del ragazzo.
Alla vicenda famigliare si lega la Storia: il periodo di ambientazione il periodo che va da prima della prima guerra mondiale fino alla fine della seconda guerra mondiale.

Il libro però, a differenza degli altri di questa autrice che ho letto, non mi é piaciuto tantissimo.
I personaggi non mi sono rimasti impressi e Maria mi é risultata indifferente.
La storia d’amore non mi ha molto coinvolta. Mi é sembrato tutto avvolto da una certa freddezza.
Anche la descrizione del periodo storico non mi é sembrata pertinente, quasi fosse messa a contorno ma senza un legame reale con la storia.

A favore di questo libro posso dire che la scrittura mi é sembrata scorrevole ma non banale;  l’autrice ha un bel modo di scrivere, direi non semplicistico, come invece purtroppo a volte negli autori moderni si riscontra.

Il libro si legge volentieri, nonostante gli aspetti non proprio positivi precedentemente sottolineati, e forse sono stata “fregata”dalle troppe aspettative che avevo.

giovedì 14 giugno 2018

#2 Recensioni libresche: Rebecca, Daphne du Maurier

Ho terminato di leggere questo celeberrimo libro,da cui Hitchcok ha tratto un film.

Una giovane dama di compagnia, di cui non viene neanche detto il nome, é a Montecarlo per una vacanza insieme alla sua datrice di lavoro. Conosce il misterioso Maxim de Winter, proprietario della tenuta di Manderley che è appena rimasto vedovo della bellissima moglie Rebecca. I due si innamorano e si sposano. Dopo il viaggio di nozze arrivano a Manderley.La ragazza é timidità e inesperta e subito la presenza ingombrante di Rebecca la mette in uno stato di agitazione che si trasforma pian piano in gelosia.Maxim si fa via via sempre più distante fino a quando il terribile mistero della morte di Rebecca diventa imporvvisiamente fondamentale per la salvezza del matrimonio.Il libro mi é piaciuto tantissimo. La giovane signora de Winter si trasforma nel corso del romanzo: da giovane ragazza inesperta a donna che lotta per il proprio marito.L’atmosfera é stupenda: le descrizioni di Manderley sono dettagliate e permettono al lettore di sognare un posto del genere. La natura é rigogliosa ma non sempre benevola: a Manderley ci sono anche boschi cupi oltre alle aiuto ben curate e splendenti di fiori.Non mancano descrizioni argute e ironiche della società di campagna.Il tema della gelosia é predominante: gelosia della giovane signora de Winter nei confronti di Rebecca ma anche della governate, personaggio terribile, nei confronti della giovane signora.Libro consigliatissimo!

lunedì 11 giugno 2018

#1 Recensioni libresche: Una donna di mondo e altri racconti, W.S.Maugham

Amo leggere. Credo di avere sempre avuto un libro in lettura sin da quando andavo alle elementari. Ultimamente però, faccio proprio fatica e i miei ritmi di lettura sono notevolmente calati.
Avevo bisogno di ricominciare da un autore che per me è una sicurezza: W.S. Maugham.
Uno dei pochi libri che mi è rimasto da leggere è questa bellissima raccolta di racconti.
Di solito preferisco i romanzi ma con Maugham vado sul sicuro anche con i racconti.
Questi di questa raccolta sono ambientati in Inghilterra, tranne uno che è ambientato a Rodi.
Amo tantissimo il modo che ha di descrivere i personaggi e con poche parole di far percepire il carattere e il modo di pensare.
In alcuni racconti (Una donna di mondo, L'impulso creativo, La voce della tortora, La moglie del colonnello, Il tesoro) spiccano delle figure femminili meravigliose.
Altri sono molto corti (Il poeta, Mayhew) ma non per questo meno apprezzati.
Alcuni sono prevedibili nel loro evolversi ma assai intriganti nel giungere al finale (Ill grande straniero, Una dozzina tonda, L'elemento umano)

Adoro il modo di scrivere di questo autore: arguto, intelligente, ironico,  malinconico...
Descrive in modo sublime il passaggio dall'epoca vittoriana all'era moderna, con un occhio nostalgico al mondo che fu, senza però nascondere i difetti dell'epoca passata ma non esaltando in modo acritico l'epoca moderna.

Consigliatissimo!